Dicembre 12, 2017 Pensionati

Prestiti Inpdap pensionati

I pensionati Inps possono accedere ai prestiti agevolati Inpdap, concessi a condizioni particolarmente vantaggiose, sia piccoli prestiti che prestiti pluriennali. Si tratta di prestiti facili da richiedere e veloci da ottenere, con un iter burocratico semplice e snello.

Prestiti Inpdap per pensionati: cosa sono?

I prestiti Inpdap per i pensionati sono dei prestiti personali agevolati tramite la cessione del quinto della pensione, richiedibili direttamente presso l’Inps. I prestiti con la cessione del quinto sono caratterizzati dal vincolo della quota cedibile, fino ad un massimo del 20% della pensione, e dal pagamento delle rate mensili da parte dell’Inps tramite trattenuta diretta sulla pensione. I pensionati possono accedere ai piccoli prestiti senza motivazione né documentazione o ai prestiti pluriennali, vincolati ad una serie di motivazioni precise, opportunamente documentate. Entrambi possono essere richiesti anche in caso di protesti, pignoramenti e segnalazioni ai Crif come cattivi pagatori, anche in caso di ulteriori finanziamenti aperti, sempre nel rispetto della quota cedibile.

Chi può richiederli?

I prestiti Inpdap possono essere richiesti dai pensionati amministrati dall’Inps, purché iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie. In particolare per i prestiti pluriennali diretti, è necessario essere iscritti da almeno 4 anni, iscrizione che deve essere richiesta al momento della domanda di pensionamento. L’età massima per richiedere un prestito Inpdap è di 90 anni, da non superare al termine del rimborso del prestito. Per poter richiedere un prestito agevolato Inpdap i pensionati devono avere una pensione d’anzianità, di vecchiaia o d’invalidità, mentre non sono accettate pensioni d’invalidità civile, pensioni ed assegni sociali, assegni di inabilità, di sostegno al reddito e pensioni di esodo.

Durate ed importi

Con i piccoli prestiti Inpdap, i pensionati possono richiedere da una a 4 mensilità rimborsabili da 12 a 48 mesi, e nel caso di assenza di segnalazioni ai Crif o ulteriori prestiti, è possibile raddoppiare le mensilità richiedibili, fino ad un massimo di 8. I prestiti pluriennali diretti possono avere una durata di 60 o 120 mesi, comunque sempre in relazione all’età massima di 90 anni, e gli importi richiedibili sono vincolati alla quota cedibile.

Tassi d’interesse e costi

I piccoli prestiti sono concessi ad un TAN agevolato del 4,25%, più uno 0,5% per le spese d’amministrazione dell’Inps ed un contributo al Fondo Rischi, variabile a seconda dell’età del richiedente e della durata del prestito, dallo 0,34% al 15,39%. I prestiti pluriennali diretti invece hanno un TAN del 3,5%, più uno 0,5% per le spese d’amministrazione dell’Inps ed un contributo al Fondo Rischi. Il contributo può andare dall’1,92% al 22,39%, a seconda dell’età del pensionato e della durata del prestito.

Prestito Inpdap per pensionati: come richiederlo e motivazioni ammesse

Per richiedere un prestito agevolato Inpdap, i pensionati possono effettuare la richiesta direttamente sul sito dell’Inps tramite il proprio codice fiscale, il codice PIN e l’apposito modulo scaricabile dal portale. Oppure è possibile rivolgersi al Contact Center dell’Inps o ai patronati di zona, in questo caso senza la necessità del codice PIN. Per i piccoli prestiti non è necessario presentare nessuna motivazione né documentazione, mentre i prestiti pluriennali devono essere accompagnati da una apposita certificazione, a seconda della motivazione. Normalmente vengono richiesti un’autocertificazione dello stato di famiglia ed un preventivo di spesa o copia della fattura della spesa da sostenere.

Le motivazioni ammesse sono per decesso di un familiare, malattia grave, invalidità, furto o incendio, acquisto auto, corsi post laurea, installazione sistemi ad energia alternativa o calamità naturali. Inoltre è possibile richiedere un prestito pluriennale per la ristrutturazione, l’acquisto, il riscatto e la costruzione di un immobile come prima abitazione di residenza, o per l’estinzione anticipata del mutuo ipotecario. È possibile richiedere un prestito pluriennale Inpdap, anche per l’acquisto di un immobile come prima abitazione di residenza di un figlio, purché maggiorenne e di nucleo familiare differente da quello del pensionato.

Il rinnovo e l’estinzione anticipata dei prestiti Inpdap per pensionati

I piccoli prestiti possono essere rinnovati dopo il pagamento della metà delle rate, cioè dopo 6 mesi per i prestiti ad un anno, dopo 12 per quelli a due anni e così via. È possibile invece estinguere anticipatamente il prestito in qualsiasi momento, ricevendo il pagamento del rimborso del contributo al Fondo Rischi, per quanto riguarda la quota eccedente la parte rimanente del prestito. Anche i prestiti pluriennali possono essere rinnovati, dopo due anni per i prestiti a 60 mesi e dopo 4 anni per quelli a 120 mesi. È sempre possibile estinguere anticipatamente il prestito, ma in caso ciò avvenga entro questi termini, non sarà possibile richiedere un ulteriore prestito pluriennale per almeno un anno.

In conclusione, i pensionati amministrati dall’Inps possono accedere a prestiti Inpdap concessi a condizioni agevolate, tramite la cessione del quinto e richiedibili anche se segnalati ai Crif. È possibile richiedere sia piccoli prestiti fino ad 8 mensilità rimborsabili in 48 mesi con un TAN del 4,25%, che prestiti pluriennali diretti rimborsabili fino a 120 mesi. Per richiedere i prestiti Inpdap agevolati i pensionati devono avere una pensione d’anzianità, di vecchiaia o d’invalidità, ed essere iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie.

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