Prestiti inpdap per la guardia di finanza
Si sente parlare spesso di prestiti agevolati Inpdap per i dipendenti appartenenti alla pubblica amministrazione o i dipendenti pubblici, anche se sovente le informazioni non sono comunque esaurienti e non dirimono le perplessità.
Uno dei principali interrogativi riguardo i prestiti Inpdap è se tra coloro che possono beneficiarne fanno parte anche gli appartenenti alla Guardia di Finanza. La risposta è chiaramente affermativa, essendo tali soggetti iscritti all’ente di previdenza in questione.
Requisiti per prestiti inpdap per finanzieri
Per poter beneficiare di prestiti agevolati con istituti convenzionati gli appartenenti al corpo della Guardia di Finanza possono presentare una domanda, redatta in carta libera proprio al Comandante del proprio reparto. Sarà proprio il comandante ad esprimere il proprio parere in merito alla richiesta di credito, presentando una lettera di accompagnamento e inoltrando direttamente la richiesta al Reparto tecnico logistico amministrativo di competenza. Il Reparto T.L.A si incaricherà di spedire la pratica al Fondo di Previdenza inerente il Comando Generale della Guardia di Finanza di Roma.
Va anche specificato che gli appartenenti alla G.d.F che risultano ormai prossimi alla pensione non possono accedere a queste forme di finanziamento il cui piano di rimborso è superiore al numero di anni che mancano al pensionamento. Ad esempio non può accedere a questa forma di prestito agevolato il dipendente al quale mancano solo tre anni al pensionamento e vuole fare richiesta di un prestito quadriennale o quinquennale. Nell’ipotesi in cui il richiedente, dopo la presentazione della domanda di finanziamento, richieda la cessazione del servizio anticipata, ma non ha ancora restituito almeno la metà delle rate del finanziamento, non si vedrà restituiti gli interessi non maturati.
Prestiti per la guardia di finanza: le caratteristiche
Si tratta di prestiti agevolati per via del tasso applicato che risulta notevolmente inferiore alle normali condizioni praticate dagli istituti di credito. Finanziamenti a tasso fisso, riservati a tutti gli appartenenti del corpo anche se protestati, pignorati o anche se hanno già in corso altri prestiti. Questa forma di finanziamento viene rimborsata attraverso la trattenuta del quinto dello stipendio percepito dal richiedente.
Al momento della stipula del contratto vengono definite le condizioni applicate, la cifra erogabile, la rata e la durata del rimborso. L’iscritto può anche rinnovare un piccolo prestito Inpdap ma soltanto se ha corrisposto le rate previste almeno per la metà della durata del finanziamento. I dipendenti ex Inpdap possono richiedere anche i piccoli prestiti finalizzati all’acquisto di automobili, alla ristrutturazione della casa o per sposare i propri figli. Si tratta di erogazione di fondi destinati a sostenere improvvise ed urgenti necessità.
L’entità di questa forma di finanziamento varia sulla base della disponibilità di bilancio che vengono definite annualmente. Anche in questo caso si tratta di prestiti a tasso agevolato, molto più competitivo rispetto alle condizioni praticate normalmente dagli istituti di credito. Sul portale dell’Inps è possibile accedere a tutti quei dettagli e alle informazioni essenziali sulla modalità di presentazione delle domande e sui soggetti beneficiari di queste agevolazioni. E’ presente anche una sezione dedicata alla modulistica che può essere scaricata online. Per accedere occorre inserire le credenziali e il pin dispositivo.