Prestiti Inpdap quadriennali
Fra i tipi di prestiti Inpdap che i dipendenti pubblici possono contrarre non si possono non menzionare i prestiti quadriennali, cioè che prevedono un piano di ammortamento in 48 mensilità. Anche in questo caso, come per tutte le altre forme di finanziamento, va rimborsata la cifra che concerne le somme erogate, gli interessi e le spese di amministrazione. Sono i prestiti Inpdap per gli iscritti alla gestione Inps ex Inpdap, che vanno richiesti compilando un apposito modulo proprio all’Inps dopo la riforma del governo Monti che ha soppresso il vecchio istituto di previdenza per i dipendenti pubblici. L’accesso al prestiti Inpdap quadriennale viene riservato a coloro che risultano essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Si tratta, ovviamente, di piccoli prestiti il cui importo percepibile cresce in base proprio alla durata del piano di ammortamento. Nel caso di un finanziamento Inpdap quadriennale si può ottenere un importo pari a quattro volte le mensilità della pensione o dell’importo netto dello stipendio con rimborso in 48 comode rate. Se il richiedente non ha una busta paga dove già ci siano in corso trattenute sullo stipendio o sulla pensione mediante trattenute sul quinto, potranno richiedere fino a otto volte l’ammontare netto della pensione o dello stipendio.
Il richiedente, dopo aver pagato almeno 24 rate, ha anche la facoltà di poter chiedere il rinnovo del prestito e quindi di ottenere nuova liquidità prolungando la durata del finanziamento. I prestiti Inpdap quadriennali possono essere ammortizzati in 12, 24 o 36 mesi e beneficiano dell’applicazione di tassi e di costi inferiori rispetto ai crediti ordinari che le banche e gli istituti finanziari concedono ai privati.
Generalmente i piccoli prestiti annuali, biennali, triennali e quadriennali possono essere anche erogati anche in doppia mensilità. Questo vuol dire che possono essere concessi due mensilità nette di stipendio o pensione per ogni anno di ammortamento, fino ad un massimo di 8 mensilità da rimborsare al massimo in 48 rate mensili come abbiamo già detto in precedenza, alla sola condizione che il richiedente non abbia già gravato il proprio stipendio di altre trattenute.
Per i pensionati, la rata da trattenere non può mai eccedere in ogni caso il quinto della pensione. Sull’importo lordo del finanziamento erogato si applica un tasso di interesse, un’aliquota per spese di amministrazione e le spese per il fondo rischi che non è altro che un’assicurazione nel caso in cui l’iscritto non possa rimborsare il prestito per la perdita del lavoro o in caso di premorienza. Il tasso di interesse nominale annuo che viene applicato è del 4,25%, mentre le spese amministrative ammontano allo 0,50% dell’importo erogato. Il premio fondo rischi, generalmente, viene determinato sulla base della durata del finanziamento e dell’età del richiedente.
L’iscritto può decidere se vuole rimborsare il finanziamento in un anno oppure in due in tre o in quattro anni. Online è possibile consultare il sito dell’Inps e ottenere dei preventivi per valutarne il costo, la cifra percepibile e la rata da dover rimborsare mensilmente.